Schedatura, riordino e inventariazione (2020)
Il Fondo archivistico “Aldo Beldì” è entrato a far parte del patrimonio documentario dell’Archivio di Stato di Novara nel 2001 tramite la donazione stabilita da Paolo Beldì, figlio di Aldo, il quale volle in tal modo scongiurare la dispersione delle carte professionali del padre, titolare di un importante studio pubblicitario dal 1945 al 2000, garantendone al contempo una corretta conservazione e pubblica fruizione attraverso attività di studio, ricerca e valorizzazione.
Nel corso del 2020 Culturalpe s.c. ha provveduto al complessivo riordino delle carte Beldì tramite una prima schedatura informatica delle unità archivistiche, il loro riordino e la redazione di un apposito inventario analitico.
Il lavoro svolto ha comportato la descrizione di 2.108 unità archivistiche, datate dal 1930 al 1999, comprensive di 330 disegni e 21.725 fotografie pubblicitarie e promozionali, per un’estensione complessiva di 122,3 metri lineari.
La documentazione lasciata da Aldo Beldì ha la peculiarità di condensare in sé le valenze proprie di un archivio personale (con corrispondenza, appunti e fotografie di carattere famigliare e privato) e quelle di un archivio professionale (testimone della nascita e dello sviluppo dal 1945 al 2000 di una delle più importanti agenzie pubblicitarie d’Italia).